di Matteo Orlandi

 

C’era una volta in una città nel sud del Portogallo un ragazzo che da anni aveva tanta sfortuna con le ragazze, è incredibile quanto era timido e brutto.

Un giorno andando su facebook vide una richiesta d’amicizia, appena l’aprì si accorse che era una ragazza. Siccome non gli capitava mai fece subito salti di gioia. Ma non aveva guardato le foto: guardando le immagini del profilo e di copertina c’era in primo piano una ragazza molto più brutta di lui. Guardando invece le altre foto dove era taggata sembrava una ragazza bellissima, e dalle informazioni pensò che era perfetta per lui.

Dopo due o tre settimane che si scrivevano la ragazza gli mandò due messaggi su cui c’era scritto: “ciao..come stai?…sarei molto contenta di conoscerti dal vivo. L’unico problema è che da poco mi sono trasferita a Sainte Marie de la mer, cioè nel sud della Francia”. Per un momento ci pensò su, ma poi si disse che non poteva perdere un occasione simile. E allora decise di andarla a conoscere.

Arrivato alla frontiera  gli agenti, tutti preoccupati lo fermarono, lo perquisirono e senza che avesse fatto niente, gli presero i documenti e lo interrogarono in modo molto duro. Tutto questo perché lo avevano scambiato per un assassino spagnolo identico a lui, tanto che quando avevano guardato il passaporto avevano pensato che fosse falso. Per sua fortuna facendo controlli più approfonditi capirono che il documento era autentico e informandosi dell’assassino seppero che lo avevano segnalato poche ore prima in Austria: e allora, dopo avergli chiesto scusa lo fecero passare.

Il viaggio continuò tranquillamente fino a quando arrivò a Madrid. Era finita da poco la partita Real Madrid – Barcellona, chi vinceva la partita si aggiudicava lo scudetto e il Real Madrid aveva vinto partita e campionato. Da simpatizzante del Real Madrid festeggiò pure lui ma, non si era accorto che in due macchine dietro c’erano dieci tifosi fanatici del Barcellona. Naturalmente  lo inseguirono per le strade di Madrid. Così fu costretto a correre come un matto, senza fermarsi ai semafori e sorpassando dove non poteva, e alla fine riuscì a seminarli.

Per sua sfortuna poco prima di un semaforo lo fermò un vigile che gli voleva ritirare la patente e sequestrare l’automobile, però per caso il ragazzo aveva lasciato la telecamera del cellulare accesa tutto l’inseguimento quindi, facendogli vedere il video, il vigile, che tifava anche lui per il Real Madrid, capì che l’aveva dovuto fare per non essere malmenato e chiuse un occhio lasciandolo andare. Non dovette pagare neppure una multa.

Dopo qualche ora di viaggio visto che era tardi si fermò a dormire a Valencia. Una volta trovato l’albergo, quando il portiere gli diede le chiavi della camera, notò che assomigliava molto a lui. Infatti il portiere era l’assassino con cui l’avevano scambiato alla frontiera. Provò ad avvertire la polizia che il ricercato non si trovava in Austria ma era rimasto in Spagna. Non ci riuscì perché il telefono, stranamente non funzionava.

Mentre stava dormendo, verso le quattro di notte, dei rumori strani lo svegliarono. Era l’assassino che, capendo di essere stato scoperto, lo voleva uccidere. Allora il ragazzo si mise ad urlare per chiedere aiuto, rincorso per tutta la stanza dal malvivente con un coltello in mano. Alla fine riuscì ad uscire dalla porta e correndo scese le scale. Proprio quando era ormai stremato e stava per essere catturato al secondo piano incontrò dei poliziotti che arrestarono l’assassino.

Anche se erano solo le cinque di mattina impaurito prese tutto e partì subito. Dopo molte ore di viaggio, siccome aveva dormito pochissimo ed era molto stanco e assonnato, si fermò a Barcellona, andò in un bar, ma era così stanco che non si accorse di essere capitato in un fan club del Barcellona calcio dove c’era uno dei tifosi che l’avevano rincorso a Madrid. Purtroppo essendo quasi addormentato non riuscì a scappare come a Valencia e allora, in modo molto astuto, fece finta di sentirsi malissimo come se fosse svenuto ed incosciente. Finse tamente bene che oltre a loro ci cascò anche una brava signora che passava li per caso tanto da portarlo all’ospedale. Siccome si era addormentato si svegliò dentro l’ospedale proprio quando lo stavano per curare. Dopo aver ringraziato la signora, molto tranquillo, disse a tutti che stava benissimo e se ne andò, lasciandoli a bocca aperta per lo stupore.

Ripartì, passò per Pamplona e si fermò lì a cena. Sentì la terra tremare. Un fragore che aumentava e diveniva sempre più forte. Ma non era un terremoto: erano i tori della sagra annuale di Pamplona che come ogni anno avevano invaso le strade, mentre la gente tutta attorno scappava per non farsi incornare. Si tranquillizzò e pensò che questa volta non era successo niente. Invece, una volta uscito dal ristorante trovò la macchina completamente fracassata, travolta dalla corsa dei tori. Così restò a piedi.

Siccome aveva finito i soldi era molto preoccupato, fece l’autostop. Dopo un’ora si era quasi arreso ma sentì uno strano rumore che veniva dall’alto. Era l’elicottero di un famoso torero che doveva affrontare un toro proprio a Sainte Marie de la Mer. Purtroppo una volta arrivati il torero  mettendo il piede in terra si fece molto male ad una caviglia, addirittura non riusciva neanche a camminare. Ma era quasi ora dell’incontro: Che fare? Il ragazzo si offrì di prendere il posto del torero e il  torero accettò la sua offerta.

Vedendo la folla sugli spalti, sentì tutta la grande responsabilità che si era presa. Ma la responsabilità più grande era quella di salvare la sua vita.

Dopo aver rischiato molto per sua fortuna se la cavò e anche molto bene. Una volta uscito vivo, tra foto e autografi non gli sembrava vero del grande successo che aveva avuto.

Ad un certo punto vide una faccia che gli sembrava conosciuta. Era la ragazza con cui si era accordato su facebook. Allora, senza pensare ad autografi, foto e complimenti, facendosi largo andò da lei e l’abbracciò.

Lei gli propose di restare lì più a lungo possibile. Lui molto dispiaciuto e preoccupato le disse che aveva finito i soldi. Ma proprio in quel momento un manager, visto quanto era stato bravo nell’arena, gli propose un contratto milionario per fare il torero. Lui accettò subito e così vissero insieme, felici e contenti.