Viene soprattutto ai maschi o alle femmine?

La Sindrome di Tourette colpisce prevalentemente i maschi. Il rapporto è di circa 4:1 con il sesso femminile.

A quanti anni viene?

È una malattia della prima infanzia, i sintomi cominciano a presentarsi intorno ai 4-5 anni e proseguire con diverse prognosi.

Quando uno è adulto può ritrovarsi con dei problemi?

Nella maggior parte dei casi la sindrome decresce fino a sparire con l’adolescenza ma in una percentuale del 15% circa prosegue e peggiora con l’età adulta.

Perché?

I sintomi della malattia possono essere molto invalidanti. I tic, le clonie, le emissioni sonore fino alle urla possono creare molti problemi nella vita di relazione.

In che consiste?

Movimenti involontari ed incontrollati, emissioni sonore scomposte fino alle grida, spesso discontrollo ed uso di un linguaggio volgare. Si associa spesso ad una sindrome da deficit di attenzione e un disturbo ossessivo compulsivo. Questi quadri si complicano a vicenda e bisogna essere in grado di fare una diagnosi differenziale.

Quali sono i sintomi?

Tic, movimenti e grida.

Quale quello più diffuso?

Sicuramente la presenza di tic particolarmente forti e incontrollabili sono il segno caratteristico della malattia.

La frequenza dei tic per ogni persona  è uguale o diversa?

Può variare molto tra i diversi pazienti, può essere lieve tanto da mettere in dubbio l’eventuale diagnosi o diventare talmente alta da rendere quasi impossibile qualsiasi atto della vita quotidiana.

Da che dipende?

Dal livello di gravità della malattia. Il suo decorso è condizionato da fattori genetici e ambientali che si sovrappongono.

Fino a quale età possono apparire i tic?

La malattia può proseguire fino all’età adulta.

E’ possibile che viene trasmessa dai genitori?

Ci sono molti studi sulla possibilità di trasmissione genetica. Sono stati individuati diversi geni coinvolti quindi una componente di trasmissione è possibile. Sicuramente la eredità genitoriale comprende una predisposizione individuale.

Come si cura?

Possono essere utilizzati diversi farmaci per il controllo dei sintomi. Dalla prima clonidina si è passati all’uso di neurolettici e antidepressivi. Oggi si stanno valutando gli effetti della Finasteride e, comunque con moltissime polemiche, anche la possibilità di interventi chirurgici cerebrali.

Quali sono questi farmaci?

Aloperidolo tra i neurolettici e paroxetina tra gli antidepressivi.

In genere uno dopo quanto tempo guarisce?

La maggior parte dei pazienti guarisce spontaneamente con il passaggio all’adolescenza mentre alcuni proseguono peggiorando fino all’età adulta.

Davide Albrigo (La rubrica psicologica)