Anche quest’anno a Perugia c’è stato il festival del giornalismo, come sempre hanno partecipato giornalisti bravissimi molto informati.

Il festival si è tenuto all’Hotel Brufani, alla sala del Dottorato, alla sala della Vaccara, all’Hotel La Rosetta, al Centro Servizi Alessi, al teatro della Sapienza, alla sala San Francesco, al palazzo Sorbello, alla sala delle Colonne di palazzo Graziani, alla sala dei Notari e al teatro Morlacchi.

Teatro dei numerosissimi incontri, addirittura più di 80 al giorno, sono stati non solo questi luoghi, ma tutta la città di Perugia che da Mercoledì 11 Aprile a Domenica 15 Aprile  ha visto una folta presenza degli addetti ai lavori e di pubblico.

Gli eventi sono stati divisi per tematiche: politica, attualità, ambiente, sport e spettacolo.

Venerdì 13 alle 14.00 al teatro della Sapienza si è parlato del reddito di base universale e del conseguente ripensamento del lavoro e del benessere con l’economista Guy Standing dell’Università di Londra S.O.A.S e con il giornalista dell’Espresso Alessandro Gilioli.

Sempre Venerdì 13 ci sono stati Marco Travaglio direttore del Fatto Quotidiano e Alessandro Di Battista del movimento Cinque Stelle. Travaglio al teatro Morlacchi ha mostrato lo spettacolo “B. come basta!”, invece Di Battista alle 18.00 nella sala dei Notai aveva già presentato il suo libro “Meglio liberi. Lettera a mio figlio sul coraggio di cambiare”.

Lo stesso giorno è stato proiettato un film documentario  alla sala dei Notari su Daphne Galizia, la giornalista investigativa uccisa il 16 Ottobre 2017 a Malta da un’autobomba per le sue denunce su corruzione e malaffare nell’isola. La domanda è: “I giornalisti come possono essere protetti mentre svolgono il loro lavoro di denuncia?” Alle domande hanno risposto l’avvocato e politico Jason Azzopardi, il direttore della Repubblica Mario Calabresi e i giornalisti della stessa testata Giuliano Foschini e Carlo Bonini. Ha portato la sua testimonianza anche la sorella di Daphne.

Sempre nella terza giornata del festival ha continuato il dibattito sui diritti umani: Egitto e Regeni. Via Skype l’avvocato dei diritti umani  Malek Adly, le giornaliste del The Times e del TG1 Declan Walsh e Maria Gianniti hanno dibattuto sul tema L’Egitto di Al-Sisi, tra elezioni, repressione e caso Regeni.

Sabato 14 alle 15.30 alla sala dei Notari lo scrittore e giornalista Misha Glenny ha discusso del suo libro pubblicato 10 anni fa McMafia, un’inchiesta sulla mafia come fenomeno globalizzato e da cui è stata tratta una miniserie televisiva britannica e statunitense che ha avuto grandissimo successo. E’ stato intervistato dal direttore della Repubblica Mario Calabresi.

Sempre sabato al teatro Morlacchi alle 15.00 il casting della fiction Don Matteo in collaborazione con la regione Umbria hanno parlato dell’importanza del telefilm per la conoscenza del territorio umbro e per la sua promozione. Per il casting di Don Matteo erano presenti gli attori Maria Sole Pollio, Federico Russo e Terence Hill, per la regione Umbria il vice presidente Fabio Paparelli e come moderatrice la giornalista Marianna Aprile.

L’importanza delle tematiche dibattute, la varietà dei personaggi che sono intervenuti e il successo presso il pubblico dimostrano che il festival del giornalismo di Perugia è uno dei migliori d’Italia.