Centro Diurno Psichiatrico FuoriPorta

centro diurno FuoriPorta

Nel 2017, dopo che il Progetto P.R.I.S.M.A. era stato portato avanti per 15 anni come progetto innovativo sperimentale con proroghe annuali della Convenzione con l’Usl Umbria 1 senza che la Politica regionale provvedesse a mandarlo a regime, la Regione Umbria ci ha comunicato che il sistema di proroghe annuali non era ulteriormente procrastinabile, pena intervento della Corte dei Conti, e che, se volevamo proseguire il nostro intervento in Psichiatria, ci saremmo dovuti accreditare secondo una delle fattispecie previste dalla normativa regionale di riferimento (L. 372/97).

Il nostro primario interesse di proseguire l’esperienza di P.R.I.S.M.A., e la condivisione con i Servizi dell’assoluta necessità di portare avanti i percorsi individuali di autonomia già in essere, ci ha portato a scegliere l’unica fattispecie in grado di coniugarsi con P.R.I.S.M.A., il Centro Diurno Psichiatrico. Così, il 5 febbraio 2019, è stata stipulata la Convenzione per il Centro Diurno Psichiatrico FuoriPorta.
Mantenendo il focus puntato sul modello P.R.I.S.M.A., la Fondazione ha affrontato il problema di dover attivare un Centro Diurno Psichiatrico cercando l’immobile adatto, per caratteristiche strutturali e collocazione geografica, a creare un’esperienza che potesse travalicare i limiti del modello CDP. FuoriPorta ha sede all’interno di un immobile di alto valore architettonico, nel Trecento già Ospedale di San Giacomo, dove trovavano ricovero i pellegrini provenienti da Assisi, situato in uno dei quartieri storici maggiormente vissuti della Città di Perugia, Borgo XX Giugno; immobile, tra l’atro, destinato negli anni precedenti ad attività di ristorazione. Sin dal giorno della sua apertura, ci siamo mossi assieme all’Associazione RealMente APS, ormai partner ricorrente della Fondazione, per realizzare un sogno che tenevamo nel cassetto.
L’obiettivo da subito individuato è stato quello di trasformare prima possibile la struttura in un contenitore ampio di attività e di persone, aperto alla partecipazione fattiva di soggetti individuali e collettivi portatori di contenuti compatibili con gli obiettivi e la carta d’identità della Fondazione La Città del Sole. Un contenitore aperto sempre o quasi. Una struttura, quindi, che perde all’origine la sua connotazione di struttura sanitaria per divenire una struttura socio-sanitaria e socio-culturale, un laboratorio per la città di Perugia in pieno Centro storico.
Il passo immediatamente successivo è stato quello di individuare la giusta modalità di far vivere la struttura a tempo pieno, travalicando gli orari di apertura del CDP (dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 18.00). Questo ci ha portato a intraprendere un percorso di start up di impresa sociale, con l’intento di dar vita a un’attività collaterale che andasse ad affrontare uno dei bisogni più importanti per i pazienti psichiatrici, quello di trovare lavoro, bisogno a cui quasi mai viene data risposta. E così, il 28 novembre 2019, nello stesso immobile che ospita il CDP FuoriPorta è stato inaugurato Numero Zero, il primo ristorante inclusivo dell’Umbria, gestito dall’Associazione RealMente APS in collaborazione con la Fondazione La Città del Sole e aperto al pubblico negli spazi temporali non occupati dal CDP, il cui staff è composto almeno al 50% da pazienti psichiatrici.