di Matteo Orlandi

LA SINDROME DI COTARD

 

LA RUBRICA PSICOLOGICA                                                                                                    DAVIDE ALBRIGO

 

Di che si tratta?

Si tratta di una sindrome rara, con pochi casi in letteratura. Descritta dal neurologo francese J. Cotard nella seconda metà del XIX secolo. Si caratterizza per la mancata percezione di parti del corpo o per la convinzione di essere morti. 

 

Da cosa deriva? 

È un disturbo di tipo psicotico, come tale deriva dalla predisposizione alla nascita in sovrapposizione a fattori ambientali patogeni. 

 

A quanti anni viene?

Compare nella prima giovinezza ma si manifesta solitamente in età adulta 


Ci sono delle persone che sono più a rischio?

 Non ci sono categorie di persone a maggior rischio, non sembra avere una correlazione con il genere anche se i dati in letteratura sono minimi. 

 

Quali?

Nessuna in particolare 

 

 Che cosa la fa venire?

 Come i disturbi psicotici c’è un fattore genetico ereditario che caratterizza la predisposizione di base. Su questo aspetto si sovrappongono i fattori ambientali e relazionali. 

 

E’ una malattia che viene spesso o raramente?

È molto rara

 

E’ mai capitato che qualcuno si è suicidato per colpa della malattia?

Si sono registrate richieste di accompagnamento alla morte da parte di pazienti ma facevano parte della sintomatologia

 

Durante la malattia quali sono le cose che il paziente pensa di non avere?

Principalmente l’ideazione si focalizza sulla mancanza di organi interni, sangue o sulla mancanza dell’anima. 

 

Quali sono queste parti del corpo?

Gli organi interni o parti della struttura anatomica. 

 

Credendo di non avere alcune parti del corpo è mai capitato che uno è morto di fame o cose simili?

Se il paziente viene lasciato solo senza aiuto si espone a rischi di malnutrizione. Di solito l’evidenza della sintomatologia consente di aiutare i pazienti. 

 

Qual è il posto migliore per curare il paziente da questa malattia?

Una struttura psichiatrica ambulatoriale o residenziale. 

 

Quali farmaci si usano per curarla?

La terapia è sostanzialmente a base di antipsicotici. 

 

La maggior parte delle persone guarisce dalla malattia?

Rimane comunque un quadro complesso con esiti e prognosi incerti.