LA RUBRICA PSICOLOGICA                         DAVIDE ALBRIGO

 

Soprattutto a quali persone viene?

L’ipocondria colpisce in maniera eguale sia gli uomini che le donne.  Viene interessato circa il 3% della popolazione. 

 

Da che cosa è causata?

Non vi è una causa unica scatenante, spesso è la paura di una malattia reale organica altre volte è una modalità di manifestazioni di un disagio che non si riesce ad esprimere diversamente. 

 

Tra questi due problemi uno lo usano come difesa?

Potrebbe essere definito un meccanismo di difesa dalla angoscia di conservare all’interno un disagio inesprimibile. 

 

Quale?

 Il disagio è totalmente soggettivo. Quello fa parte della vita di ogni individuo. 

 

A che cosa lo associano?

Il corpo può essere associato ad uno schermo su cui proiettare le diverse angosce. 

 

Ha pure un altro nome?

Si, in termini medici

 

Quale?

Può essere chiamata patofobia

 

Quelli che hanno questa malattia quali problemi fisici pensano di avere?

 Spesso si focalizzano nei dolori addominali ma può interessare qualsiasi parte del corpo. 

 

Quando pensano di avere questi problemi vanno dal medico?

 Si, spesso continuano ad effettuare controlli clinici continui in cerca di una conferma. 

 

Quando pensano di stare molto male non hanno niente o hanno qualche piccolo dolore?

 I pazienti percepiscono dolori per patologie non presenti e pensano di stare molto male. 

 

Quale?

 Dipende dal tipo di organo coinvolto nel pensiero. Dall’addome al cuore..

 

Comunemente come vengono chiamati gli ipocondriaci?

 Vengono a volte descritti come “malati immaginari”

 

Gli ipocondriaci dove vanno per curarsi?

Nella quasi totalità dei casi vanno da uno specialista clinico all’altro per le analisi del caso. Raramente arrivano allo psichiatra, in quel caso avrebbero già risolto uno dei meccanismi base del disturbo.  

 

Che cosa fanno per curarli?

Tentano spesso continue terapie diverse 

 

In genere riescono a guarire?

Se non arrivano a capire il disagio sottostante non riescono a guarire ma continuano le ricerche mediche o spostano il disagio in un altro distretto corporeo. 

 

Quelli che ci riescono dopo quanto tempo guariscono?

Non c’è un tempo determinato, dipende dalla capacità di arrivare in fondo al problema.